Il mese scorso, all'età di 95 anni, ci ha lasciato, in silenzio, il prof. Italo Scardovi.
Docente carismatico, ricercatore appassionato e relatore brillante; affascinante era l'aggettivo più spesso ricorrente tra i partecipanti ai momenti in cui con lucidità, rigore e spirito critico ripercorreva il percorso della metodologia statistica alla ricerca dei suoi fondamenti.
Le sue lezioni di inferenza statistica e di biometria restano ancora nel ricordo di generazioni di studenti che si sono avvicendati tra i banchi di via Belle Arti 41, nella allora Facoltà di Scienze Statistiche, che il prof. Scardovi ha fortemente voluto e fondato nel 1986. Una Facoltà che ha concepito secondo una prospettiva del tutto moderna, incentrata sulla natura fortemente interdisciplinare della statistica, in cui hanno trovato spazio genetisti, psicologi, antropologi, sociologi, oltre che matematici, economisti, informatici e aziendalisti perché, come il prof. Scardovi era solito dire, la statistica non è solo un modus operandi, ma prima di tutto è un modus intelligendi della realtà. Da questo suo insegnamento il Dipartimento di Scienze Statistiche ha tratto la cifra culturale che tuttora lo caratterizza a livello nazionale e internazionale.
Professore emerito dell'Università di Bologna, il prof. Scardovi è stato membro di numerose accademie scientifiche, direttore della rivista Alma Mater Studiorum, pubblicata dall’Ateneo in occasione dell’VIII centenario, e direttore per molti anni della rivista Statistica. Proprio dalla rivista Statistica abbiamo tratto i tre articoli allegati a questa pagina, per consentire agli studenti di oggi di riflettere sulla portata logica della disciplina che è oggetto dei loro attuali studi, e che spesso è trascurata a vantaggio degli aspetti tecnico formali, e agli studenti di ieri di non dimenticare i preziosi insegnamenti ricevuti.
A Bologna il prof. Scardovi lascia una nutrita schiera di allievi, che ormai ha raggiunto la quarta generazione, e che da lui ha appreso, oltre alla statistica, la passione per la ricerca e il rispetto per l'istituzione universitaria. Lo ricorderemo a breve come egli merita e avremo cura di informare di ciò i suoi colleghi, amici e allievi. Nel frattempo, chi volesse condividere un ricordo o un pensiero lo può fare utilizzando il seguente form che può essere compilato anche in forma anonima.
https://forms.gle/EGZo8Vyqh3jdUYaf8